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La mia rubrica personale

i fastidi dei cambiamenti di stagione

allergie
L'arrivo della primavera può in alcuni casi portare con sé stati di squilibrio psicofisico con conseguenti situazioni di disagio e malessere. Lo affermano anche recenti indagini: la cosiddetta sindrome del "mal di primavera"! Senso di affaticamento, astenia, svogliatezza che può portare a disturbi di umore, sono sintomi sempre più frequenti. Ma un po' di movimento all'aria aperta e un'alimentazione attenta possono aiutare a superare il cambio di stagione. Sono in particolare le variazioni climatiche, l'innalzamento della temperatura e il prolungamento delle ore di luce a comportare uno sforzo di adattamento dell'organismo che, con l'inizio della stagione, si traduce nella tipica sensazione di stanchezza.
L’aumento della temperatura può provocare in soggetti particolarmente sensibili, un abbassamento della pressione che genera stanchezza cronica, senso di inadeguatezza fisica, vertigini, sonnolenza dopo i pasti e, in alcuni casi, forti mal di testa. Altro fenomeno da non sottovalutare è rappresentato dalla fioritura delle piante e dalle conseguenti allergie al polline che esse producono.
Nei soggetti allergici alcune sostanze introdotte attraverso la respirazione, l'alimentazione o semplicemente per contatto cutaneo sono riconosciute in grado di provocare la reazione allergica dell'organismo poiché vengono prodotti anticorpi contro di esse. Ai contatti successivi si possono manifestare reazioni più o meno violente: eruzioni cutanee, starnuti, difficoltà di respirazione. I problemi di natura allergica hanno manifestazioni così diverse che non esiste un trattamento unico; tuttavia data la loro origine comune si è potuto stabilire un comune metodo di prevenzione: l'individuazione della sostanza che ha provocato la malattia. Cosa non sempre facile!
 
Il trattamento può essere usato per 25 giorni ogni mese. Dopo 5/6 giorni di interruzione iniziare un nuovo ciclo.
Per migliorare…
 
 
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